© Nico Macina
BIOGRAPHY
Gianpaolo Antongirolami, a saxophone player, has an intense musical career, offering a repertoire strongly focused on modern and contemporary music, experimental music, electronics, and improvisation.
He performs as a soloist, often with electronics, and in various chamber groups, collaborating with musicians of the caliber of Roberto Fabbriciani, Garth Knox, Butch Morris, Terry Riley, Giancarlo Schiaffini, Mike Svoboda, Stefano Scodanibbio, Horacio Vaggione, and Alvise Vidolin. He has performed at major festivals such as Festival Synthèse de Bourges, InterActions (Bangor, UK), Milano Musica, Nuova Consonanza (Rome), Festival Angelica (Bologna), Unerhörte Musik (Berlin), Passages - Centro d'Arte in Padova, Nachtstrom (Basel), and Fondazione Cini (Venice).
He is an appreciated performer - "A very talented soloist [...] a great virtuoso and a great scholar" (
Il Manifesto) – and a tireless promoter of the contemporary repertoire, thanks to an "absolutely extraordinary technique" (
All About Jazz) and his choice of "a memorable program, of great quality, much appreciated by the large audience, capable of surprising, intriguing, and attracting without ever boring or unsettling" - Gianpaolo's performances have the ability to "bring the public, even the less accustomed, closer to the harshness of the avant-garde" (
Cronache Maceratesi), "demonstrating in an impressive manner the qualities of the saxophone in New Music" (
Badische Zeitung).
Since the 1990s, he has been deeply involved in the world of electroacoustic music, both as a researcher and performer, working closely with leading composers on the international scene and performing at renowned festivals such as Festival Synthèse de Bourges, InterActions (Bangor, UK), CIM - Colloquium of Computer Music (Florence, Udine, Cagliari, Ancona), Spaziomusica (Cagliari), MA/IN (Matera), and Acusmatiq (Ancona). He also served as the artistic director of the XXIII CIM (Ancona, 2022).
In 1998, to celebrate Karlheinz Stockhausen's seventieth birthday, he collaborated with Eugenio Giordani to create a version for saxophone and live electronics (Kyma/Capybara) of the composition
SOLO no. 19. This work was presented to the scientific community at the La Terra Fertile conference (later published in the
Proceedings of the La Terra Fertile Conference, L'Aquila, 1998), performed in concert, and recorded on
Elettroacustica 2 - Corpi del Suono (Ars Publica, 1998). The concert program was included in the list of "celebrations" on Stockhausen's official website.
Until 2017, he played with the Alea Saxophone Quartet, whose musical activity culminated in the release of the CD
Arvo Pärt - Anima (col legno, 2017). The CD
Anima-which contains the complete compositions for saxophone quartet by the Estonian composer-was immediately well-received by the public, garnering over 450,000 streams by 2020, just three years after its release. Critics also praised it:
"Anima is an extraordinary album. The splendid transcriptions are ennobled by rare execution that enhances their timbral characteristics to the point that I would say this album represents the closest experience to the essence of Pärt's music ever published so far [...]. Among the best of the year, one of the most beautiful records of my life" (P. Ronchetti,
Mescalina).
Since founding the Sidera Saxophone Quartet in 2020, Gianpaolo has been playing with the ensemble: "The Sidera Saxophone Quartet honors its name both in terms of reaching stellar regions and in truly superior excellence" (M. Gamba,
Il Manifesto). Strongly committed to promoting contemporary repertoire, the quartet has received numerous dedications, including
Quadrangoli d'Autunno by Salvatore Sciarrino-commissioned with the support of the Ernst von Siemens Music Foundation-and
Improvviso Statico III by Carmine Emanuele Cella, for saxophone quartet and augmented percussion.
In 2022, the Sidera Saxophone Quartet released
Koinè - Musica contemporanea italiana per quartetto di saxofoni (Ema Vinci), "a recording that is literally a door to elsewhere" (Nazim Comunale,
Blow Up Magazine). Koinè was recognized as one of the best CDs of 2022, appearing in the
Top 5 Recordings of the Year by
Il Manifesto newspaper, in the
A List of Musical References for 2022 selection in
Percorsi Musicali, and in the
2022 Playlist of
Blow Up Magazine.
Gianpaolo is also part of the Antongirolami-Selva duo, which, in its 10 years of activity, has offered a rich repertoire spanning multiple genres. "First of all, it's clear that Antongirolami and Selva play like gods. Clear, lucid, and relaxed. Think of how many great interpreters of so-called 'art' music there are out there, and how few people know them" (M. Gamba).
Driven by strong musical curiosity and a desire to expand the saxophone repertoire, Gianpaolo has premiered more than a hundred compositions, many of which were dedicated to him, and has released numerous CDs (col legno, Brilliant Classics, among others). A Selmer-Paris artist, he teaches saxophone at the Fermo Conservatory of Music in Italy.
«(...) Antongirolami è un magnete da cui non si possono staccare gli occhi tanto è intensa anche fisicamente l'esecuzione e curiosa la tecnica di lettura di misteriosi spartiti (...)»
- Carlo Vantaggioli, www.tuttoggi.info, 6 Maggio 2015
«(...) Nella giornata del festival intitolata Sax Machine il bravissimo solista Gianpaolo Antongirolami ha interpretato brani per il suo strumento (quasi tutta la famiglia dei sax) ed elettronica. Thema di Horacio Vaggione è un brulicare agitato di suoni nel dialogo tra il sax basso tutto soffiato e il flusso discontinuo delle macchine. Roberto Doati nel suo lavoro Il domestico di Edgar evoca Charlie Parker e la sua voglia di Varèse, fa cantare quasi straight il sax alto e poi lo vira verso il free, il tutto col supporto di suoni artificiali ricchi di varianti. Per Saxony di James Tenney il solista passa dal baritono al soprano al tenore al contralto e il gioco è di riprese di motivi tra strumenti e macchine. Da primo premio Kairós di Agostino Di Scipio. L'idea del continuum elettronico con "interferenze" del sax soprano si articola in magnifiche rarefazioni e spunti che ricordano l'improvvisazione totale.»
- Mario Gamba, Il Manifesto, 19/11/2009
«(...) Gianpaolo Antongirolami, dalla tecnica assolutamente straordinaria (...)»
- Francesca Odilia Bellino, All About Jazz
«(...) Dalla prima all'ultima nota, Antongirolami, che è stato chiamato dalla Musikhochshule ad insegnare come ospite in un corso a Freiburg, ha dimostrato di essere un maestro nella sua materia. Ha suonato con swing nella "Fantaisie-Impromptu" di André Jolivet, "motorico" nella "Scaramouche" di Darius Milhaud e con spirito nelle "Dances-Exotiques" di Jean Françaix: Antongirolami è stato altamente accurato sotto tutti gli aspetti espressivi ed interpretativi, curando la ricchezza timbrica del suo strumento (...); in nessun ambito espressivo ci sono stati problemi. Ma è in particolare con il brano a solo "Le frène égaré" di Francois Rossè che Antongirolami ha prodotto il più largo spettro di colori dimostrando in maniera impressionante le qualità del sassofono nella Nuova-Musica. (...)»
- John Adam, Badische Zeitung, Freiburg 1993
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«(...) Ed ecco
Lucida sidera (2004) [di Stefano Scodanibbio] per quartetto di sassofoni, stesso principio ideativo-compositivo ma meno abbandono. Impeccabili gli Alea, il cui leader è Gianpaolo Antongirolami. (...)»
- Mario Gamba, www.alfabeta2.it 23/4/2013
«(...) Il fondatore dello spettralismo, un'esperienza soprattutto francese, Gérard Grisey, non può sbagliare qui al Teatro Lauro Rossi. E infatti il suo
Anubis et Nout (1983/'90) per saxofono basso, interpretato dal gran virtuoso e gran sapiente Gianpaolo Antongirolami, è un brano che convince. Parte con maniacali giochi di melodie, sembra dire che l'analisi meticolosa della struttura fisica dei suoni non produce di per sé alcuna ebbrezza o ulteriore conoscenza dell'ascolto, poi si inoltra in un'atmosfera di tenebra, in una serie commovente di suoni singoli tenui, sospesi, lasciati soli da pause lunghissime. (...)»
- Mario Gamba, Il Manifesto 9/4/2014
«Successo del duo di sassofoni Antongirolami-Selva, un evento della associazione Appassionata che si è svolto a Corridonia domenica 2 febbraio alle 17, tra gli antichi dipinti della Pinacoteca di Palazzo Persichetti, il duo di sassofoni costituito da Gianpaolo Antongirolami e Michele Selva è stato protagonista di un concerto memorabile, di grande livello qualitativo, molto apprezzato dal numeroso pubblico. Il sassofono, strumento poliedrico e affascinante, nasce solo alla metà del XIX secolo, dunque, per età anagrafica, è legato principalmente alla musica del '900 e contemporanea.
Grazie alla sua duttilità e alla sua forza espressiva, il sassofono è però in grado di spaziare all'indietro anche nel repertorio più classico e di avvicinare il pubblico, anche quello meno avvezzo alle asperità delle avanguardie, alla musica nuova e nuovissima. È quanto è accaduto nel concerto di ieri, nato dalla collaborazione tra l'associazione musicale "Appassionata" di Macerata e il Comune di Corridonia, nell'ottica di apertura sul territorio da tempo perseguita con successo dall'associazione concertistica maceratese.
I due affermati concertisti, forti della scelta oculata di un programma capace di sorprendere, incuriosire e attrarre senza mai annoiare o sconvolgere, e della loro notevole maestria e comunicatività, hanno condotto gli ascoltatori entusiasti attraverso un percorso che si è snodato dal XVIII secolo fino alla musica più nuova, interpretando pezzi di Ch. Koechlin, J.-M. Leclair, K. Stockhausen, B. Maderna, P. Arma, D. Nicolau, per terminare con un brano recentissimo del compositore romano Lamberto Lugli, presente in sala.»
- cronachemaceratesi.it, 4/2/2014
«(...) Il gruppo possiede innanzitutto una coesione sonora così grande da essere straordinaria, inoltre è in grado di comunicare le sensazioni di un repertorio non sempre decifrabile al primo ascolto. (...) Segnaliamo
Vue sur les Jardins Interdits di Pousseur, astratto con citazioni rinascimentali e
Xas di Xenakis fortissimo ed impegnativo, ricco di fisicità, percorso da segni vigorosi d'energia, che ha concluso con successo l'apprezzata performance del quartetto. (...)»
- Raffaele Felice Gallo, 1993
«(...) Il programma proposto prevedeva l'esecuzione di difficili brani di maestri affermati come Xenakis, Donatoni, Manzoni e Pousseur. (...) Le difficoltà strumentali sono state felicemente superate dai bravi componenti del quartetto, che hanno dimostrato un ottimo affiatamento e hanno trascinato il folto pubblico ad una partecipazione emotiva intensa e convinta.»
- Renzo Cresti, 1993
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